L’ospedale pediatrico São José em Bor, situato nella periferia della capitale guineense, nella medesima cittadina di Bor, è stato realizzato per volontà di Padre Ermanno Battisti (missionario del PIME, Pontificio Istituto Missioni Estere) in collaborazione con 4 associazioni italiane. Dal 2007 rappresenta un polo sanitario d’eccellenza per il paese e a partire da giugno 2010 è dotato anche di un moderno blocco operatorio.
L’equipe medica è formata da personale guineano adeguatamente formato e preparato che, dopo essersi formato nelle scuole mediche europee, ha fatto ritorno in Guinea Bissau con l’intento di fornire ai propri connazionali le migliori cure mediche in uno spirito di completa dedizione e cura verso i più piccoli e i poveri. Si contano: 7 medici (di cui 4 pediatri), 15 infermieri, 2 addetti alla farmacia e 2 tecnici di laboratorio, 3 addetti all’amministrazione e 24 persone facenti parte del personale ausiliario.
L’ospedale conta 60 posti letto, 1 sala operatoria e 1 radiologica. Spazi e attrezzature che mai farebbero pensare a ben 19.000 visite mediche effettuate in un anno di cui 12.000 pediatriche, 1.300 ricoveri pediatrici, 200 interventi chirurgici, 9.000 analisi di laboratorio e ben 750 analisi radiologiche.
La gestione dell’ospedale è affidata all’opera congiunta di Stato, Diocesi di Bissau, Onlus come SOS Bambino e popolazione guineana. Solo attraverso l’azione congiunta di questi 4 partner e allo spirito di collaborazione alla base del loro rapporto di reciproca fiducia, l’ospedale pediatrico São José può pensare di poter continuare ad offrire i suoi servizi alla popolazione di Bor e zone limitrofe.
La povertà economica in cui versa il paese africano rendono indispensabili gli interventi di carattere economico e materiale all’ospedale. Negli ultimi due anni  ci sono stati momenti in cui il personale mancava perché non potendo pagare gli stipendi  alcuni si licenziavano o facevano altri lavori. In questo momento  il dr. Dionisio Cumbà , nostro referente sul posto e  primario della pediatria dell’ospedale svolge anche il ruolo di Ministro della Sanità con l’intento di migliorare  la sanità pubblica anche attraverso l’ospedale di Bor.
Attrezzature mediche e materiale sanitario sono comunque  costantemente necessari, così come i finanziamenti volti alla manutenzione e ammodernamento della struttura. L’ospedale manca di semplici strumenti atti a fare diagnosi o interventi elementari come il gastroscopio il cui acquisto è previsto dal progetto Ngali, tuttavia pur essendo molto lontani da quella che potrebbe essere una strumentazione  standard di un piccolissimo ospedale italiano, gli interventi si rendono necessari per salvare molte vite e nel caso del gastroscopio anche vite di adoloescenti. Non meno importanti sono gli interventi di formazione per il personale medico e infermieristico già impegnato sul campo. L’Ospedale pediatrico di Bor è una struttura che rappresenta un punto di riferimento nel territorio  e che per questo necessita del sostegno atto a mantenere funzionante ogni sua parte.